Mostra
Artisti Italiani e i nuovi tempi
Presentazione
Manifesto
per l’arte. Pittura e Scultura
A cura di Ida Mitrano e Rita Pedonesi
Venissage 23 ottobre 2019
PROM Kultury Saska Kępa
ul. Brukselska 23 - Varsavia
Mercoledì 23 ottobre alle ore 19:00 presso il PROM Kultury Saska Kępa si inaugurerà la mostra Artisti italiani e i nuovi tempi, promossa dall’Associazione Culturale in tempo di Roma che presenterà il suo Manifesto per l’arte. Pittura e scultura. L’evento,
nato dall’idea di avviare uno scambio artistico-culturale con la
Polonia a seguito della mostra di artisti polacchi tenutasi a Roma lo scorso
anno, a cura di Ida
Mitrano e Rita Pedonesi con il coordinamento di Alina Picazio, è sostenuto e patrocinato
dall’Istituto di Cultura italiano di Varsavia. Ospitato dalla direttrice del
PROM, Maria Juszczyk, verrà presentato in anteprima l’8
ottobre alle ore 18 dal Direttore Roberto Cincotta nella sede dell’Istituto
Italiano di Cultura di Varsavia, nell’ambito delle manifestazioni della
Giornata del Contemporaneo AMACI (Associazione Musei d’Arte Contemporanea
Italiani).
Significativi i contributi in catalogo: presentazioni di Magdalena Czerwosz, PROM Kultury Saska Kępa e
di Rita Pedonesi, Presidente Associazione in tempo; testi critici di Ida Mitrano
e di Małgorzata
Wrześniak, Università
Cardinale Stefan Wyszyński
di Varsavia.
Ventinove gli
artisti italiani partecipanti, interni ed esterni all’Associazione, che condividono un comune sentire
e un comune orientamento. Artisti noti, differenti per
generazione, per percorso artistico, per tensione creativa, per linguaggio, non
solo pittura e scultura, ma anche fotografia: Anna Addamiano, Patrizia
Borrelli, Ennio Calabria, Valeria Cademartori, Antonella Catini, Stefano
Ciotti, Giovambattista Cuocolo, Antonio Del Donno, Dario Falasca, Franco
Ferrari, Carlo Frisardi, Simonetta Gagliano, Giuseppe Indaimo, Ernesto Lamagna,
Ana Maria Laurent, Stefania Lubrani, Danilo Maestosi, Ferruccio Maierna, Dino
Masella, Alfio Mongelli, Franco Mulas, Lina Passalacqua, Alessandra Pedonesi,
Stefano Piali, Alina Picazio, Marilisa Pizzorno, Nino Pollini, Nicola
Santarelli, Duccio Tringali.
Scrive nella presentazione Magdalena Czerwosz: «Se volessimo descrivere questo grande evento
anche solo elencando alcuni concetti chiave, diremmo: luce, luce diversa, luce
del sud dell’Europa, luce del nord dell’Europa, e non dimentichiamo la luce di
PROM, e poi tutti i rapporti reciproci di queste luci. […] gli artisti
desiderano che i loro viaggi creativi - e sono tutti creativi! - portino con sé
quella conoscenza approfondita da cui nasce un vero dialogo con l’altro. Le
persone che hanno idee simili si incontrano».
Nel testo di
Ida Mitrano si legge: «Le opere vanno viste nella loro
singolarità, ma vissute come un insieme, come espressione del Manifesto senza
esserne traduzione visiva, perché sarebbe un tradimento dei contenuti stessi
del Manifesto. […] opera che si connota, di fatto,
come ‘autoritratto’. L’autoritratto dell’artista. La sua ‘impronta autografa’. Volti silenziosi, dignitosi. Volti strazianti. Figure enigmatiche,
sognanti. Figure drammatiche, inquietanti, ossessive. Paesaggi premonitori.
Sospensione. Attesa infinita. Paesaggi allusivi, doloranti. Visioni allarmanti.
Visioni del dramma umano. Segni oscuri. Segni del tempo. Presente ignoto.
Geometrie interrotte, spezzate. Geometrie pressate e infinite. […] Una nota.
Tante note insieme. E il processo creativo dell’essere e la sua potenza rivoluzionaria
generano il canto. Il canto dell’arte».
Scrive Małgorzata
Wrześniak: «L’arte però è più preziosa dell’oro e
dura in perpetuo, come uno specchio riflette l’essere delle cose, l’essenza più
importante, che parla del mondo così com’è nel suo permanere. Ecco, questo è
quello che oggi ci vogliono ricordare gli artisti che presentano i loro lavori
nella mostra Artisti italiani e tempi nuovi. L’Arte. In quanto tale diventa un
valore universale, un’immagine dell’umanità, e infatti proviene dal pensiero
eccezionale di un soggetto eccezionale».
Dalla necessità di riflettere e confrontarsi in modo
interdisciplinare sulle problematiche attuali che riguardano la società e
l’arte in relazione ai grandi mutamenti della nostra epoca, nasce nel 2009
l’Associazione “in tempo” con un
Manifesto fondativo. Tra i fondatori, Ennio Calabria Presidente Onorario,
artisti, esponenti del mondo dell’arte e di diversi ambiti disciplinari. Dalle
riflessioni che l’Associazione ha portato avanti in questi anni emerge la
necessità di rifondare le ragioni dell'arte per dare nuova centralità alla
potenza “rivoluzionaria” dei processi creativi dell'essere.
Il Manifesto per l’arte. Pittura e scultura è
nato con l’urgenza di prendere una netta posizione sull’arte, partendo dalla
pittura e dalla scultura che, per le loro intrinseche e archetipiche
potenzialità, identifichiamo come intelligenza e volontà della mano e “liquido
biologico”, quando sono espressione psico-fisica necessaria, unica e
insostituibile dell’essere.
Il
Manifesto è stato presentato in varie sedi, Plus Arte Puls, MLAC-Museo
Laboratorio di Arte Contemporanea “Sapienza” Università, MACRO (Roma) e allo
Spazio Tadini (Milano). Centinaia sono state le adesioni e i commenti che ha
ricevuto da personalità dell’arte, della cultura e della società.
La mostra si terrà dal 23
ottobre al 18 novembre 2019.
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